Migliaia di svedesi vogliono adottare l’idea dell’utilizzo dei microchip, con lo scopo di migliorare e facilitare l’accesso al telefono.
Questo minuscolo “chicco di riso” viene introdotto, attraverso una siringa, sotto la pelle.
Un architetto svedese, di nome Martin Lewin, sta già utilizzando due microchip per accedere al suo profilo LinkedIn, al computer e per programmare l’allarme. Lui spera che in un futuro si possano anche fare i pagamenti grazie a questo microchip.
“Spero che diventi una funzione base. Sto aspettando la creazione di un ecosistema dove il chip sia capabile di eseguire tutti i tipi di accesso, dove la tua identità possa essere portata in un modo molto semplice”, ha detto Lewin.
L’ex artista tautatore, Jowan Österlund, attualmente il fondatore della campagna svedese Biohax International, dichiara “Non è altro che il bisogno di eliminare la necessità di avere un portafoglio e i portachiavi – di eliminare tutti questi “gettoni” separati che non fanno altro che creare dei rischi”.
Inoltre, aggiunge che ” Se perdi le chiavi, non entri più nella propria casa. Se le trova qualcun altro, è logico che possa prenderti la casa”
Le persone sembrano preoccupate per la possibilità di essere seguite tramite questi microchip, però Eric Larsen, che gestisce la filiale della società svedese Biohax in Italia, dice il contrario.
“Ho notato che in Italia molti non sono contenti di aggiungere un GPS o qualcos’altro che possa rintracciare i loro movimenti. Questa cosa potrebbe rappresentare un pericolo per noi”, ha detto il manager di Biohax Italia. Aggiunge anche che “Noi non rintracciamo gli spostamenti, non abbiamo i GPS nei microchip, ma credo che molti non sanno questo”.